“Festival della Città ideale - dialoghi a Palmanova” 2024
Il tema della "città ideale" ha percorso l'intera storia dell'umanità, fin dall'antichità, con l'obiettivo di rendere più razionale l'organizzazione degli spazi urbani con criteri e principi astratti di razionalità e funzionalità, o con un'impostazione scientifica, caratteri che spesso si accompagnano a una espansione ideale e filosofica, o molto più spesso a forte carica utopica. Le sue profonde radici nell'umanesimo, che ha posto l’uomo e i suoi valori al centro della società, ha rivoluzionato l’aspetto culturale, sociale e artistico. Palmanova Città fortezza fondata dai Veneziani nel 1593, chiamata la "città stellata" per la sua pianta poligonale a stella con nove punte, è stata proclamata nel 1960 Monumento Nazionale e il 9 luglio 2017 la fortezza di Palmanova è entrata a far parte del patrimonio dell'umanità UNESCO. Nel 2018 è stata inserita fra i Borghi più belli d'Italia. Il nostro intendimento è quello di svelare le molte prerogative della Città realizzando un fine settimana fatto di 'dialoghi'. Il Festival "dialoghi a Palmanova - Festival della Città Ideale" un fine settimana al Teatro di Palmanova, con conferenze, musica, teatro, libri e spettacoli. Importante il Premio alla carriera, che nel recente passato è stato già aggiudicato a Giovanna Botteri, Enrico Mentana, Alessandro Barbero e Lucia Goracci. Un Festival che ospita personaggi di livello nazionale e internazionale.
Per la bellezza della Città di Palmanova, l'essere Patrimonio dell'Umanità, per la Cultura e l'Arte, che già si respirano, si vuole dare maggiore risalto con questa proposta, che riunisce in fine settimana diversi elementi nobili. Personaggi e espressioni diverse, idee e pensieri proposti liberamente e gratuitamente al Cittadino, come necessità, nutrimento dell'uomo, declinandole in forme e linguaggi differenti.
giovedì 26 sett ore 18.00
Salone d’Onore palazzo Municipale
Futuro tra ecologia e tecnologia
Marco Pacini, caporedattore del settimanale “L’Espresso” e scrittore, presenta il libro Zona critica. Esercizi di futuro tra ecologia e tecnologia Meltemi, 2024. Dialoga con Fabio Turchini filosofo, scrittore, saggista e docente
Zona critica ci aiuta a elaborare un’ontologia del presente capace di farsi carico di tutte le conseguenze dell’attività di Homo Sapiens sulla Terra e di tutte le sue (inter)connessioni. Pertanto, l’impatto di ogni politica, di ogni teoria o prassi, non può più venire analizzato soltanto in riferimento alle dinamiche sociali, umane, ma anche alla luce delle azioni-reazioni di tutti gli altri coinquilini nella Zona critica.
Venerdì 27 sett ore 18.00
Salone d’Onore palazzo Municipale
Il sogno di una casa
Giovanni La Varra Professore associato di Composizione Architettonica all’Università̀ di Udine; Massimo Fadel Responsabile settore Urbanistica e Ambiente Cooprogetti soc. coop.; Antonella Nonino coordinatrice progetti Abitare Sociale Vicini di Casa onlus. Dialogano con Michela Vogrig Presidente Legacoop FVG
In collaborazione con LegaCoop F. V. G.
Il diritto alla città come diritto all’abitare per ripensare e riqualificare i luoghi e i territori nella tensione a una città ideale vicina alle esigenze delle persone. Dalla libertà di movimento al superamento dei confini, al rapporto centro-periferia, al contrasto alle diseguaglianze spaziali e sociali per una dimensione urbana aperta che promuova partecipazione, cittadinanza attiva tra nuove forme dell’abitare e politiche future.
Teatro Modena ore 21.00
Spierduts
Spettacolo teatrale del Teatro Incerto testo di Giovanni Visentin e di e con Fabiano Fantini, Claudio Moretti, Elvio Scruzzi. Produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG / Teatro Incerto
Giovanni Visentin, uno dei fondatori del Teatro Ingenuo, ha proposto al Teatro Incerto una bizzarra avventura che prende spunto dalla comune esperienza giovanile sulla figura del clown: un incontro – laboratorio durante il quale confrontarsi e interrogarsi sul senso e il ruolo di tale personaggio al giorno d’oggi. Da questo incontro è nata l’idea dello spettacolo Spierdûts.
Tre clown, anziani e acciaccati, si ritrovano a condividere un alloggio di fortuna ai margini di una grande città. Il circo in cui lavoravano ha chiuso. Il loro agente non si fa più sentire. I clamorosi successi di un tempo sono finiti. Sono costretti, per tirare avanti, a fare alcuni umilianti lavori di fortuna. Nonostante tutto non si arrendono, continuano a coltivare la loro arte ricordando nostalgicamente il glorioso passato. Si sono costruiti un luogo immaginario, un’oasi dove spazio e tempo sono relativi, un surreale rifugio dove poter mettere ancora in scena la loro poetica comicità. Improvvisamente e inaspettatamente il telefono squilla di nuovo…
Sabato 28 sett
Salone d’Onore palazzo Municipale ore 11.00
Franco Basaglia 100 anni dopo
Mario Colucci, psicanalista, psichiatra presso il Dipartimento di Salute Mentale dell’ASUGI Isontina e docente in Neuropsicologia all’Università di Trieste e presso Clinica dei Legami Sociali di Venezia e redattore della rivista “aut-aut”, presenta il libro Franco Basaglia (con Pierangelo Di Vittorio) Feltrinelli, 2024. Dialoga con Marco Bertoli, Direttore dipartimento Salute mentale del Friuli Centrale
Che cosa rappresentano oggi Franco Basaglia e la storia della deistituzionalizzazione in Italia e nel mondo? Qual è lo stato attuale della ricezione del suo pensiero e dell’esperienza di trasformazione da lui promossa? Quali riflessi evidenti o misconosciuti sono rintracciabili nella cultura critica dei nostri giorni nel campo della salute mentale e, soprattutto, al di fuori di questo?
Teatro Modena ore 16.30
Donne, diritti, uguaglianza
Giorgia Serughetti, ricercatrice presso il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale Università di Milano-Bicocca, presenta il libro La società esiste (Laterza, 2023). Dialoga con Roberta Nunin, docente di Diritto del lavoro e Diritto del lavoro dell’UE nell’Università di Trieste
Questo libro mappa le visioni che animano le più recenti forme di attivismo sindacale, ambientalista, femminista, capaci di unire difesa del lavoro e del clima, lotta per il reddito e per i diritti civili, battaglie contro le discriminazioni di genere e contro la violenza razziale.
Teatro Modena ore 17.30
La scomparsa dei Balcani
Il funzionario dell’UE Francesco Ronchi, docente Politica europea alla Columbia University di New York e a Sciences Po a Parigi, presenta La scomparsa dei Balcani. Rubbettino, 2023. Dialoga con Walter Skerk giornalista Rai Friuli Venezia Giulia, ideatore e conduttore del programma Estovest
I Balcani stanno scomparendo. Politicamente dimenticati da un’Europa che negli ultimi vent’anni ha preferito aprirsi a Est fino a inglobare gli ex satelliti sovietici, lasciando così un grande vuoto nel proprio cuore geografico e storico. Il libro è un viaggio dentro tali territori, con l’invito a riscoprirli.
Teatro Modena ore 18.30
Dialoghi sullo stato della nazione
Con il giurista Sabino Cassese, già ministro per la funzione pubblica, giudice della Corte Costituzionale e docente, presenta il libro Miseria e nobiltà d'Italia. Dialoghi sullo stato della nazione (Solferino 2024). Dialoga con Roberto Covaz, scrittore e giornalista già caporedattore de "Il Piccolo".
Un saggio lucido e ricco di spunti e citazioni che illustra pregi e difetti dell’Italia e degli italiani consegnandone un ritratto disincantato e rivelatore.
Domenica 29 sett
Teatro Modena ore 16.00
La città ideale. Manifesto per un nuovo contratto sociale
Daniela Piana, sociologa docente Università di Bologna, presenta La città ideale Divergenze, 2023. Dialoga con Raffaella Sartori Presidente ordine avvocati Udine e Andrea Mascherin già Presidente del Consiglio Nazionale Forense avvocato a Udine.
La città ideale si fa vivendo, ancorando la progettualità del futuro ai valori e alle arti che sono foriere di senso e di identità, ovvero di una dimensione “noi” aperta all’altro e al nuovo.
Teatro Modena ore 17.00
Totalitarismo. Ritorno alla Storia
Lo storico Emilio Gentile, allievo di Renzo De Felice tra i massimi studiosi del fascismo e docente di Storia Contemporanea, presenta il libro Totalitarismo 100. Ritorno alla storia (Salerno Editrice, 2023). Paolo Ferrari, docente di Storia contemporanea Università di Udine, e ha insegnato nelle Università di Pavia, di Newcastle e al Politecnico di Milano
Cento anni fa entrò nel linguaggio politico italiano l’aggettivo 'totalitario', seguito due anni dopo dal sostantivo 'totalitarismo'. La cosa che aveva dato origine alle due parole era il fascismo, subito dopo la sua ascesa al potere. Non furono i fascisti a coniare i due neologismi. Furono gli antifascisti.
Teatro Modena ore 18.00
Cerimonia della consegna del PREMIO ALLA CARRIERA al giornalista Sigfrido Ranucci conduttore della trasmissione d’inchiesta Rai3 Report, che dialoga con Paolo Mosanghini, giornalista e scrittore vice-direttore del Messaggero Veneto. Sarà occasione anche di parlare del libro del premiato La scelta (Bompiani, 2024)
Per la prima volta un giornalista coraggioso e indipendente, da anni in prima linea per la difesa della libertà dell’informazione, racconta sé stesso e il suo lavoro.
Teatro Modena ore 21.00
Che ci faccio qui in scena
spettacolo di e con il giornalista Domenico Iannacone, in continuità con la narrazione televisiva, con musiche live Francesco Santalucia; installazioni video Raffaele Fiorella; coordinamento tecnico Eva Sabelli; Responsabile luci Danilo Facco; coordinamento artistico Stefano Sabelli; distribuzione Terry Chegia Prodotto da Teatro del Loto / TeatriMolisani
Il suo modo di raccontare trae ispirazione dalla migliore tradizione documentaristica italiana e si pone a metà strada tra cinema neorealista e racconto giornalistico del reale.